Puoi avere l’e-commerce più bello di tutti. Puoi essere in cima a tutti i più importanti risultati di ricerca per le tue parole chiave. Puoi avere migliaia e migliaia di follower su Facebook e su Instagram, una mailing list infinita, e persino un servizio di spedizione velocissimo. Ma se non hai una buona strategia di acquisizione clienti per e-commerce, tutto questo può essere inutile.

Ti è mai capitato di ricevere un’email pubblicitaria da parte di un e-commerce che poi, alla prova dei fatti, non effettuava spedizioni nella tua regione?

Ti è mai successo di incappare nella pubblicità di uno stupendo bikini da spiaggia in pieno inverno, oppure nella pubblicità di un nuovo tipo di ciaspole il giorno di Ferragosto? Quante volte al pubblico femminile sono state inviate delle pubblicità di intimo maschile, e quante volte un vegetariano si è visto arrivare delle pubblicità di giganteschi hamburger?

Rispondo io per te. Alcune volte. Meglio: alcune volte di troppo.

A quanto pare la modernità, e ancor di più la post-modernità, hanno portato con sé carichi significativi di ansia.
Viviamo infatti in una società che si poggia in buona parte sull’apparire e quindi sulla bellezza, ideali che però non hanno un reale traguardo. Il risultato di questa tendenza si rispecchia in una corsa continua e frenetica, che porta con sé per l’appunto, disagio, incertezza e apprensione.

Da anni si continua a ripetere quanto sia importante lavorare a un’efficace strategia mobile per e-commerce. Perché questo è fondamentale per il successo di uno store online?
In realtà è possibile e persino facile capire le ragioni di questa esigenza ancora prima di consultare gli ultimi studi di marketing fatti per il mondo della vendita online su dispositivi mobili.

Come aumentare le vendite di un e-commerce?

Di strategie da mettere in campo ne esistono parecchie e sono molto, molto differenti le une dalle altre.

C’è chi punta su sconti e coupon, chi su efficaci campagne di email marketing, chi sa usare saggiamente i social media per promuovere in modo indiretto i propri prodotti, e chi ha costruito degli apprezzati progetti editoriali intorno al proprio store online in modo da aumentare il numero di clienti.

Cresce continuamente il numero degli e-commerce B2B. A spingere questo incremento è il pubblico stesso, costituito da aziende di qualsiasi dimensione che sono sempre più propense a ricercare dei fornitori nel mondo dell’e-commerce online.

E questo accade, va detto, in particolar modo quando si tratta di imprese con fatturati importanti: è noto infatti che circa 3 imprese su 4 tra quelle con un fatturato superiore ai 2 milioni di euro utilizzano anche dei canali digitali per i propri processi di acquisto.

Questo dato è in sensibile crescita rispetto al 2015, quando si fermava al 65%, e sarà probabilmente ancora più alto al termine del 2021 (le rilevazioni sono infatti state realizzate nel corso del 2020).

L’interesse verso l‘e-commerce B2B continua a salire.

Frost & Sullivan, guardando dal 2019 verso il 2020, stimava che il mondo dell’e-commerce B2B avrebbe toccato quota 6,6 trilioni di dollari, di contro agli “appena” 3,2 milioni di dollari dell’e-commerce B2C. E poi… poi c’è stata l’emergenza sanitaria, con il lockdown, con le limitazioni di movimento, con lo smart working, con i negozi chiusi, e via dicendo.

E questo come sai ha dato un’ulteriore accelerazione alla crescita dei negozi online, anche e soprattutto nel caso degli e-commerce B2B, con i magazzini, i negozi e i singoli produttori che hanno deciso di aggiungere in forma stabile il canale di vendita online, per raggiungere così i propri clienti a prescindere da qualsiasi limitazione, presente e futura.

Lo dicono – e lo diciamo – da anni: tutti gli e-commerce devono essere responsive, e dunque in grado di adattarsi perfettamente a qualsiasi schermo. I tuoi clienti devono navigare tra le pagine del tuo negozio online con comodità sia sul desktop che sul tablet, per arrivare ovviamente al piccolo schermo degli smartphone.

Ormai l’ottimizzazione degli e-commerce per dispositivi mobili è diventata una regola, anzi, un assioma. É così, e basta. A ben guardare, però, gli acquisti su e-commerce da mobile non hanno ancora raggiunto quelli fatti da desktop, pur di fronte a un numero crescente di visite da smartphone.

Non è facile portare nuovi potenziali clienti sul tuo e-commerce. In primo luogo, è necessario ottimizzare il sito web dal punto di vista della SEO, facendo in modo che esso compaia tra le prime posizioni sui motori di ricerca nel momento in cui il pubblico ricerca i tuoi prodotti. Ma poi c’è dell’altro ed è importante che tu continui a leggere se vuoi davvero fare la differenza nelle vendite online.

Email, notifiche, banner, badge, design accattivanti, sconti, promozioni: questi sono alcuni dei principali strumenti utilizzati a livello di e-commerce per motivare gli utenti e fare sì che le vendite aumentino giorno dopo giorno. Attenzione, però: tutto questo potrebbe essere praticamente inutile, in quanto non basta presentare davanti agli occhi dei nostri utenti il nostro portale di vendita e i suoi elementi di gamification e UX design per fare in modo che gli acquisti inizino a salire.

L’ho già sostenuto altre volte, e mi ripeto, che non fa mai male: acquisire un nuovo cliente è molto, molto più costoso rispetto a mantenere tale un cliente già esistente. Ci sono tanti metodi per fidelizzare dei consumatori e per fare in modo che continuino a effettuare i propri acquisti da te e non dai tuoi concorrenti: uno di questi metodi – uno dei più efficaci – è certamente il programma fedeltà per e-commerce e siti di vendita.

Cosa fai prima di acquistare qualcosa online? Cosa fanno i tuoi amici? E cosa fanno i clienti del tuo e-commerce? Semplice: tu, loro, tutti quanti noi, prima di decidere cosa – e dove – acquistare, leggiamo le recensioni lasciate dagli altri utenti. Certo qualcuno non lo fa, ma si tratta di una minoranza silenziosa che, molto probabilmente, è destinata a ridursi sempre di più nel tempo.

Sì, per ottimizzare il tuo e-commerce e aumentare le vendite esistono davvero tante tecniche diverse.

Ora leggi bene quello che ti scrivo: per migliorare il tuo portale a livello di design, puoi aiutare la navigazione degli utenti attraverso la creazione di categorie intuitive, puoi creare delle landing page altamente efficaci, puoi rendere il tuo portale responsive per i dispositivi mobili, puoi pubblicare settimanalmente dei contenuti di qualità sul tuo blog aziendale.

Non siamo avari, non siamo tirchi, no, a fregarci è piuttosto la paura di perdere, di vederci scivolare una cosa tra le dita. Anche solo l’idea di dover rinunciare a qualcosa che ci sta particolarmente a cuore – quel determinato oggetto che sta sulla nostra scrivania, quello specifico prodotto che dobbiamo ancora acquistare ma che sentiamo come già nostro, quelle due banconote nel nostro portafoglio – ci fa star male.

Eppure tutte quante le transazioni in fondo in fondo prevedono una componente di ‘perdita’ più o meno significativa.

Sembra un paradosso. Anzi, è un vero e proprio paradosso: troppa scelta aumenta la nostra insoddisfazione. Maggiore è il numero di prodotti riposti in un medesimo scaffale del supermercato – e maggiore è il numero di prodotti visualizzai in un e-commerce – più alta è la probabilità di dover fare i conti con dei clienti scontenti, o persino con dei clienti che comprano di meno.

C’è forse qualcuno capace di confondere una lussuosa boutique nella milanese Galleria Vittorio Emanuele II con un qualsiasi altro negozio di abbigliamento che si rivolge alla massa? I negozi di lusso sono del tutto peculiari e immediatamente riconoscibili, per via di una lunga serie di dettagli che li differenzia immediatamente da tutti gli altri punti vendita.

Il mondo si divide in due grandi, enormi gruppi.
Ricchi e poveri? No.
Fan dei Beatles e fan dei Rolling Stones? No di nuovo.
Ti parlo del mondo del digital marketing: da una parte c’è chi ama i test A/B e che quindi vorrebbe testare qualsiasi cosa almeno una decina di volte, dall’altra c’è invece chi li odia e preferirebbe fare tutt’altro.

In realtà, i test A/B possono piacere o meno, ma il concetto di base non cambia: fare dei test A/B per e-commerce ci aiuta ad aumentare le conversioni, ergo ad aumentare le vendite.

Scommetto che anche tu, almeno una volta, hai pensato di espandere l’area di azione del tuo e-commerce anche all’estero, se non addirittura di aprire direttamente un nuovo store online internazionale. In effetti, a ben vedere, il mercato italiano è nulla se paragonato al potenziale di una visibilità a livello globale…
Beh ecco, questo articolo è per te e ha lo scopo di sensibilizzarti su qualcosa che va oltre l’aspetto tecnico di una simile operazione, va oltre l’investimento, va oltre la ri-mappatura multilingua e le strategie seo del caso.

Se sei un lettore assiduo di questo blog sai già che gli utenti del tuo e-commerce non scelgono di acquistare – o di non acquistare – i tuoi prodotti in modo del tutto razionale. Assolutamente no, e a spiegare quali sono tutti i fattori che portano i clienti alle decisioni finali ci sono tante discipline meravigliose e complementari come il neuromarketing, la psicologia applicata al marketing e l’economia comportamentale.

Conosci davvero i bisogni dei tuoi clienti? Intuisci il motivo delle loro azioni? Come ragionano verso nuove opportunità che si scontrano con le loro abitudini di acquisto consolidate?

Se la risposta è tra il “no”, il “boh” e il “forse” allora continua a leggere, potresti scoprire che ciò che davi per scontato in realtà non lo è affatto.

Perché questo blog è densamente popolato da post sul neuromarketing? E perché il mio trolley è sempre pronto per girare l’Italia a suon di conferenze sulla psicologia applicata al web? E perché, invece di sfondarmi di serie tv e di dormire qualche ora in più, ho investito un sacco di ore nello scrivere un libro sulle scienze cognitive per vendere di più sul web?

La nostra società ha davvero bisogno di nuovi tipi di business framework? No, si potrebbe dire di no: digitando queste due parole su Google, infatti, in 0,73 secondi si ottengono ‘circa 339.000.000’ risultati diversi. Ce ne dovrebbero essere abbastanza per tutti i gusti, no? Nell’estate del 2013 la pensava così anche l’istrionico Digital Marketing Evangelist di Google Avinash Kaushik – per la precisione, all’epoca i risultati restituiti dal motore di ricerca erano circa 269.000.000.

Sai perché gli e-commerce stanno avendo tutto questo enorme successo? I motivi sono tanti, è vero. Nei negozi in rete si trova praticamente qualsiasi cosa, nella maggior parte dei casi è possibile portare a casa un vero e proprio affare, la gamma di scelta è infinita, i prodotti e i prezzi si possono confrontare in tutta comodità… e sì, ammettiamolo senza vergognarci della nostra innata pigrizia: fare acquisti online è dannatamente comodo, e soprattutto veloce.

Vuoi che le vendite del tuo e-commerce schizzino verso l’alto? Ti serve uno store online sviluppato a regola d’arte, ti servono dei buoni prodotti, ti serve traffico… e ti servono una marea di backlink al tuo sito. Certo, tu potresti ribattere «Andrea, io vendo cavolfiori biologici online, il mio prodotto è buonissimo e bellissimo, cosa diavolo me ne faccio dei link»?

Chi oggi intende lanciare un e-commerce, oltre alla parte grafica e alla perfetta funzionalità dei meccanismi di acquisto online (vendita, invio della merce ed eventuale reso), deve tener conto anche dell’esperienza di vendita; cioè quell’aspetto intangibile ma indimenticabile che fa la differenza e rende riconoscibile un negozio online curato strategicamente, da uno lasciato al caso.

Le persone acquistano spesso impulsivamente, ma vogliono credere di aver agito razionalmente e quindi di avere una chiara percezione riguardo a ciò che stanno per comprare. In un negozio fisico questo è semplice: vedere di persona un oggetto, toccarlo, controllarne etichetta e dettagli, provarlo, permette di risolvere velocemente ansie e dubbi. Su un e-commerce non abbiamo le stesse opportunità.

Il mondo del commercio elettronico è fiorente e venditori online di tutto il mondo stanno incassando sempre di più. La convenienza dell’acquisto sul web rispetto a quella offerta nei negozi fisici è difficile da raggiungere dal momento che è possibile sfogliare e acquistare quasi tutto comodamente da casa.
Tuttavia c’è qualcosa contro cui tutti i rivenditori online devono combattere quotidianamente: l’abbandono dei carrelli.

Scommetto che sei convinto di provare durante l’arco di ogni giornata centinaia di emozioni diverse, ciascuna influenzata dalle innumerevoli situazioni in cui sei coinvolto. Ebbene, sappi che secondo i più recenti studi scientifici la realtà è molto più semplice di come la immagini, le emozioni base che siamo in grado di provare si riducono in tutto a 4: felicità, tristezza, paura/sorpresa, rabbia/disgusto.

Dopo il clamoroso successo di un vecchio articolo postato sul blog Melemarce – unitamente a tanti messaggi di richiesta di un seguito a quella inquietante lista di nefandezze – ci siamo infine decisi ad approfondire la ricerca e scrivere questo speciale.

Cosi, quasi 120mila condivisioni e più di 50mila “Mi piace” dopo (questa è stata la portata di quel pezzo!), con il benestare del team Melemarce, riproponiamo un tema tanto caro al popolo grafico

La psicologia del colore riferita alla sua capacità di influenzare gli stati d’animo (e quindi le scelte) è uno degli aspetti più controversi e proprio per questo più interessanti del marketing.

Questo perché la maggior parte delle considerazioni che si leggono in giro sull’argomento sono il frutto di intuizioni personali, convinzioni non verificate e tanto tanto fumo negli occhi per attirare l’ennesimo click incuriosito.

Ti sei mai sentito insoddisfatto e vuoto appena dopo aver acquistato un oggetto che desideravi tantissimo? Oppure pentito dopo aver mangiato un’intera porzione del dolce che un attimo prima ritenevi irrinunciabile? E ti è mai capitato, anche solo per un attimo di pensare a frasi come “se avessi una casa come quella sarei davvero felice“, oppure “se guidassi un auto come quella si che mi sentirei appagato“?

Se stai ancora utilizzando tecniche SEO che risultavano efficaci anche nel 2007 allora è venuto il momento di alzarti in piedi e guardarti bene intorno. Rimboccati le maniche e adeguati ai recenti sviluppi del web marketing moderno o fra pochi mesi il tuo business verrà schiacciato sul web da una concorrenza ogni giorno più agguerrita!

Ci sono 7 verità sulla SEO moderna che non puoi assolutamente permetterti di ignorare.